Coronavirus e Vitamina D sono strettamente legati, anche perché questo prezioso nutriente è fondamentale per il benessere del corpo. Ne ha parlato il dott. Andrea Di Giacomo, che ha approfondito l’argomento sotto diversi punti di vista:
“La pandemia causata dal Covid-19 ha reso ancora più importante stimolare il proprio sistema immunitario. A questo proposito, la Vitamina D può rivelarsi un valido alleato. È bene specificare che questa non è certamente un farmaco, eppure costituisce un elemento fondamentale per la salute del nostro organismo sotto più punti di vista. Si è notato che molti pazienti affetti da polmonite, oltre che positivi al Coronavirus, riportavano livelli ematici di vitamina D più bassi del normale.
La Vitamina D rientra nella categorie delle liposolubili. È assorbita a livello intestinale ed è deputata come regolatrice di Calcio e Fosforo nel sangue. Ne conosciamo cinque forme ma quelle fondamentali sono la Vitamina D2 e D3. La carenza di questo nutriente porta seri problemi a livello scheletrico, quali l’osteoporosi, il rachitismo e l’indebolimento dei denti. La Vitamina D può anche essere dispersa con errati comportamenti nutrizionali e con abuso di alcolici, sostanze stupefacenti o uso di alcuni farmaci.
Attenzione però anche al sovradosaggio, il quale può causare stati di tossicità. I sintomi da sovradosaggio sono nausea, inappetenza, affaticamento renale e irritabilità. Ciò che penso può essere riassunto nella legge dell’equilibrio, secondo la quale “Tutto fa bene e tutto fa male”. Non fa eccezione la Vitamina D, vitale per il benessere del corpo ma da assumere in quantità adeguate accanto a tutti gli altri nutrienti”.